Con piacere raccolgo l'invito fattomi da Grazia a stilare una graduatoria secondo il mio criterio della CUCINA REGIONALE ITALIANA, trovo che sia un impresa veramente ardua.
1) La cucina PUGLIESE, non solo perchè e la mia regione, ma trovo che sia completa, basta citare il nostro profumato pane, le varie verdure e ortaggi, i timballi, la carne di agnello in particolare e per finire, il pesce, l'olio e il vino.
2) SICILIA, per le sue preparazioni con agrumi, pistacchio, i suoi
dolci arabeschi, il tonno, pesce spada e tante altre cose.
3) SARDEGNA, per i suoi sapori forti, in un certo modo la collego a
un tipo di cucina Spagnola e per i suoi formaggi.
4) CAMPANIA, cucina piena di sapori e odori, amo in special modo
la pizza, la pastiera e le sfogliatelle.
5) EMILIANA/ROMAGNOLA, non per niente viene chiamata la grassa,
tortellini, prosciutto, parmigiano, e l'inequalgliabile aceto di Modena
6) Ci metterei VENETO/TRENTINO, radicchio, polenta, salumi (speck e altro)
formaggi.
Mi fermo quì, chiudo dicendo che tutte le REGIONI non citate sono meritevoli di esserle,
ognuna ha dei tesori gastronomici.
sabato 23 febbraio 2008
RISOTTO CON GAMBERETTI E CARCIOFI
Trovo che sia una preparazione piena di sapori, data dal gusto un poco amarognolo del carciofo e il dolce dei gamberetti, provare per crederci.
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE
Riso: 300 grammi
Gamberetti: 500 grammi
Carciofi: due
Olio evo: q.b.
Scalogno: uno
Aglio: uno spicchio
Vino bianco: mezzo bicchiere
Zafferano: una bustina
Fumè: due litri
Sale: q.b.
PREPARAZIONE:
Dare una lavatina veloce ai gamberetti, togliere le teste, sgusciarli e con il solo carapace
preparare un fumè con della sola acqua, facendola bollire una decina di minuti, filtrarlo attraverso di un colino e tenerlo da parte caldo.
Mettere in un tegame l'olio, lo scalogno tritato e lo spicchio d'aglio, fare imbiondire, aggiungere
i carciofi mondati, tagliati e tritati grossolanamente, fare rosolare per qualche minuto, togliere l'aglio, aggiungere i gamberetti e il riso, fare tostare per alcuni minuti, versare il vino, fare evaporare, aggiungere il fumè caldo, lo zafferano, il sale e portare a cottura, aggiungendo di tanto in tanto il fumè caldo necessario.
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE
Riso: 300 grammi
Gamberetti: 500 grammi
Carciofi: due
Olio evo: q.b.
Scalogno: uno
Aglio: uno spicchio
Vino bianco: mezzo bicchiere
Zafferano: una bustina
Fumè: due litri
Sale: q.b.
PREPARAZIONE:
Dare una lavatina veloce ai gamberetti, togliere le teste, sgusciarli e con il solo carapace
preparare un fumè con della sola acqua, facendola bollire una decina di minuti, filtrarlo attraverso di un colino e tenerlo da parte caldo.
Mettere in un tegame l'olio, lo scalogno tritato e lo spicchio d'aglio, fare imbiondire, aggiungere
i carciofi mondati, tagliati e tritati grossolanamente, fare rosolare per qualche minuto, togliere l'aglio, aggiungere i gamberetti e il riso, fare tostare per alcuni minuti, versare il vino, fare evaporare, aggiungere il fumè caldo, lo zafferano, il sale e portare a cottura, aggiungendo di tanto in tanto il fumè caldo necessario.
martedì 19 febbraio 2008
MEME DESAFIO
SONO STATO INVITATO O PER MEGLIO DIRE PREMIATO
A PARTECIPARE A QUESTO MEME, IN SPAGNA ESSERE INVITATI A PARTECIPARE EQUIVALE A RICEVERE UN PREMIO, CHE IO HO ACCETTETO MOLTO VOLENTIERI.
TRADOTTO SAREBBE COME FARE CONOSCERE QUALCOSA DI ME.
CON AFFETTO RINGRAZIO LA CARA AMICA ANDREA PER IL SUO GENTIL
PENSIERO.
Cosa mi da fastidio ------------------------ Legoismo e l'invidia
Cosa mi fa imbestialire -------------------- La menzogna e la falsità della gente
Cosa mi eccita ----------------------------- Molte cose, un viaggio, una cena con amici ecc.
Cosa mi rende socievole------------------- Una buona compagnia
Cosa mi fa ridere -------------------------- Tante piccole cose
Cosa mi fa piangere------------------------ L'indifferenza della gente verso il prossimo
Cosa mi da nausea------------------------- La violenza specialmente quella verso i bambini
Cosa mi manga per essere felice ------------ Ciò che ho perso
Cosa mi rende infelice ---------------------- Le malattie
Cosa mi da pena ----------------------------Le persone che soffrono
Cosa vorrei ---------------------------------Pace e serenità per tutti
Cosa temo di più ----------------------------La perdita di una persona cara
Cosa non vorrei perdere --------------------In primo luogo la famiglia
Cosa vorrei realizzare ----------------------Tanti sogni
Quale è la data che più odio -----------------Nessuna
Quali sono le ricorrenze che più adoro -------I Compleanni, Natale e Pasqua
Quale e stata la più grossa bugia detta ------ Credo che nessuna, non sono portato
Di cosa ho nostalgia ------------------------Delle cose perse e che non hanno ritorno
Mi e stato dato la possibità di passarlo a chi ritenevo meritevole secondo il mio giudizio, visto che non ho preferenze, lo passo a chiunque vuole cimentarsi e far conoscere i suoi sentimenti
giovedì 14 febbraio 2008
BONET DI TORRONE MORBIDO
E un modo per poter smaltire il torrone avanzato durante le feste natalizie, ho
preso la ricetta dalla cara amica Gemma, ho fatto solo una piccola variazione.
INGREDIENTI:
Torrone morbido: 300 grammi
Uova: cinque
Latte: 400 grammi
Mascarpone: 100 grammi
Zucchero: tre cucchiai
Grand Marnier: un bicchierino
PER IL CARAMELLO LIQUIDO:
Zucchero di canna: quattro cucchiai
Acqua: mezzo bicchiere
PREPARAZIONE:
Sbriciolare il torrone a piccoli pezzettini, metterlo in un recipiente con i bordi alti, aggiungere tutti gli altri ingredienti e frullare bene.
Preparare il caramello, mettendo lo zucchero con l'acqua in un tegamino e farlo sciogliere a fuoco lento, quando raggiunge la densità di una glassa toglierlo dal fuoco e passarlo nello stampo caldo
e fare in modo di spargerlo uniformemente sia sul fondo che sui i lati, essendo lo stampo caldo l'operazione e abbastanza facile, versare il frullato nello stampo e farlo cuocere a bagnomaria in
forno caldo a 190 gradi per circa una ora, fare raffreddare e sformarlo capovolgendolo su se stesso, volendo si può guarnire con dei ciuffetti di panna montata.
martedì 12 febbraio 2008
MEME
Un gusto nella mente di DIO
Ho raccolto l'invito di Daniela, che RINGRAZIO a fare questo meme, nato
da una attenta lettura del libro Gola di
John Lanchester
che personalmente non ho letto, si tratta di abbinare 15
elementi confacenti tra loro.
I miei sono:
Carciofi --------Patate
Mozzarelle -------- Mango
Salvia -------- Rosmarino
Banana ------- Yogurt
Basilico -------- Pomodoro
Litchi ------- Cioccolato
Mela ------- Carote
Menta ------ Ananas
Zenzero --------- Cardamomo
Maiale --------- Albicocche
Agnello -------- Miele
Pere -------- Formaggio
Pistacchio --------- Arancia
Prosciutto crudo ---------- Melone
Fragole -------- Limone
Invito a partecipare tutti gli esclusi
Ho raccolto l'invito di Daniela, che RINGRAZIO a fare questo meme, nato
da una attenta lettura del libro Gola di
John Lanchester
che personalmente non ho letto, si tratta di abbinare 15
elementi confacenti tra loro.
I miei sono:
Carciofi --------Patate
Mozzarelle -------- Mango
Salvia -------- Rosmarino
Banana ------- Yogurt
Basilico -------- Pomodoro
Litchi ------- Cioccolato
Mela ------- Carote
Menta ------ Ananas
Zenzero --------- Cardamomo
Maiale --------- Albicocche
Agnello -------- Miele
Pere -------- Formaggio
Pistacchio --------- Arancia
Prosciutto crudo ---------- Melone
Fragole -------- Limone
Invito a partecipare tutti gli esclusi
sabato 9 febbraio 2008
POLPO CON PATATE
E UNA PIETANZA SQUISITA, LUNICO INCONVIENENTE E QUELLO
DI NON MANGIARLO DI SERA.
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:
Polpo verace ( doppia ventosa) : 800 grammi
Succo di un limone
Aceto bianco: tre cucchiai
Cipolla: una
Peperoncino: due
Alloro: un paio di foglie
DI NON MANGIARLO DI SERA.
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:
Polpo verace ( doppia ventosa) : 800 grammi
Succo di un limone
Aceto bianco: tre cucchiai
Cipolla: una
Peperoncino: due
Alloro: un paio di foglie
Origano: un pizzico
Salsa di pomodoro: un bicchiere
Patate: quattro o cinque
Acqua: un bicchiere
Sale: q.b.
Olio evo: tre cucchiai
PREPARAZIONE:
Lavare ed eviscerare il polpo, togliere la bocca, se il polpo e fresco dopo averlo eviscerato sbatterlo ripetutamente su un un piano duro, marmo o altro per rompere i muscoli e renderlo tenero, togliere tutta la pelle possibile e separare i tentacoli uno per uno, metterlo in un tegame capiente con la cipolla sbucciata e tagliata a fette grossolanamente, i peperoncini sminuzzati, le patate sbucciate e tagliate grossolanamente e tutti gli altri ingredienti, compreso il mezzo bicchiere d'acqua, il resto del liquido necessario lo fornirà lo stesso polpo, fare cuocere con il tegame coperto.
Salsa di pomodoro: un bicchiere
Patate: quattro o cinque
Acqua: un bicchiere
Sale: q.b.
Olio evo: tre cucchiai
PREPARAZIONE:
Lavare ed eviscerare il polpo, togliere la bocca, se il polpo e fresco dopo averlo eviscerato sbatterlo ripetutamente su un un piano duro, marmo o altro per rompere i muscoli e renderlo tenero, togliere tutta la pelle possibile e separare i tentacoli uno per uno, metterlo in un tegame capiente con la cipolla sbucciata e tagliata a fette grossolanamente, i peperoncini sminuzzati, le patate sbucciate e tagliate grossolanamente e tutti gli altri ingredienti, compreso il mezzo bicchiere d'acqua, il resto del liquido necessario lo fornirà lo stesso polpo, fare cuocere con il tegame coperto.
martedì 5 febbraio 2008
ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE PUGLIESE
SONO DELLE FRITTELLE CHE SI USA FARE IN OCCASIONE DELLA FESTA DI SAN GIUSEPPE, LE HO FATTE IN ANTICIPO PER DAR MODO A CHI NON CONOSCE LA RICETTA DI VISIONARLA E MAGARI PREPARARLE.
O SPECIFICATO PUGLIESE PER IL MOTIVO CHE IN OGNI REGIONE VENGONO FATTE IN MODO DIVERSO
INGREDIENTI PER LE ZEPPOLE:
Farina 00: 500 grammi
Acqua: 700 grammi
Burro: 120 grammi
Sale: 10 grammi
Uova: 10/12
Olio di arachidi per friggere
Zucchero a velo: q.b.
Amarene sciroppate: q.b.
PREPARAZIONE:
Mettere in un tegame l'acqua, il burro e il sale e portare a bollore, quando bolle toglierla dal fuoco
e versare di un colpo la farina e mescolare bene con un cucchiaio di legno, rimettere sul fuoco e continuare a mescolare fino a quando la pasta si stacca dal tegame e si sente uno sfrigolio come se stesse friggendo, toglierla dal fuoco e fare raffreddare, una volta fredda, armarsi di olio di gomito
e incominciare ad incorporare le uova una per volta, mettere il secondo uovo solo quando il primo si sia ben amalgamato e continuare così fino ad ottenere una pasta non molto dura, tenete in conto che deve fuoriuscire dal bocchettone della sacca da pasticciere, così che vi potete regolare con la quantità di uova neccessarie.
Per friggerle, prendete della carta forno tagliate dei quadrotti leggermente più grandi della dimensione della zeppola, passate sopra un filo d'olio e formate la zeppola dopo aver messo l'impasto nel sacchetto da pasticceria e usando il bocchettone più grande.
Mettere sul fuoco una padella possibbilmente concava tipo wok, mettere abbastanza olio e fare riscaldare, mettere le zeppole con la carta verso il fondo, girarle, togliere la carta e continuare così fino ad esaurimento del prodotto, adagiarle su un piatto con carta cucina per fare assorbbire
l'olio in eccesso.
RICETTA CREMA PASTICCERA:
INGREDIENTI:
Latte: 500 grammi
Tuorli: sei
Zucchero: 200 grammi
Vainiglia: dieci goccie di estratto, oppure una stecca
PREPARAZIONE:
Mettere in un tegame i tuorli con lo zucchero e montarli fino a quando non diventano belli, spumosi e non cambiano colore, aggiungere la farina e amalgamare bene, nel frattempo fare riscaldare il latte con la vainiglia, non deve bollire e versarlo a filo sull'impasto e mescolare in continuazione, una volta versato tutto il latte rimettere sul fuoco e fare addensare, continuando a mescolare, la crema non deve in nessun modo bollire, pertanto regolatevi con il calore, raggiunta la densità desiderata togliere dal fuoco fare raffreddare, metterla nel sacchetto da pasticceria e possiamo guarnire le zeppole, spolverandole con dello zucchero a velo, uno strato di crema e una o due amarene dipende dalla grandezza della zeppola.
Come amarene ho usato quelle della Fabbri, ritengo che sono le migliori.
Per chi non le gradisce fritte, si possono fare al forno, disponendole sulla leccarda foderata con carta forno, forno preriscaldato a 180 gradi.
venerdì 1 febbraio 2008
PANE DI ALTAMURA
PER MEGLIO DIRE PSEUDO PANE DI ALTAMURA, DICO PSEUDO PER LA MANCATA COTTURA IN UN FORNO A LEGNA, ANCHE SE HO USATI GLI INGREDIENTI GIUSTI, IL PRODOTTO E VENUTO BELLO PROFUMATO E CROCCANTE.
IN OLTRE IL PANE DI ALTAMURA È STATO IL PRIMO IN ASSOLUTO A
LIVELLO EUROPEO AD OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DOP
INGREDIENTI:
Semola rimacinata di Altamura: 500 grammi
Lievito di birra: 15 grammi
Sale fino: 15 grammi
Acqua tiepida: 0,4 dl.
PREPARAZIONE:
Sciogliere il lievito in una ciotola con due cucchiai d'acqua , due di farina e impastare, fare riposare per circa trenta minuti.
Dispporre la farina sulla spianatoia fare la classica fontana, mettere al centro il lievito e incominciare a versare l'acqua un poco la volta e ad impastare, una volta che il lievito he stato completamente amalgamato con la farina mettere il sale e continuare ad impastare aggiungendo l'acqua necessaria, lavorare l'impasto per circa trenta minuti, deve risultare bello elastico e setato, fare una palla, spolverare di farina e fare lievitare coperto e fuori da correnti d'aria per tre ore, trascorso le tre ore, rimpastarlo velocemente per rompere la lievitazione e fare riposare per dieci minuti, questo serve per fare in modo che si possa lavorare poi più agevolmente, prendere la massa darle la forma desiderata e metterla sulla leccarda spolverata di farina, lasciare così per mezz'ora, spolverare la superfice di farina, fare delle incisioni a piacere e passarlo in forno preriscaldato a 220 gradi per circa 40 minuti, toglierlo dal forno e farlo
INGREDIENTI:
Semola rimacinata di Altamura: 500 grammi
Lievito di birra: 15 grammi
Sale fino: 15 grammi
Acqua tiepida: 0,4 dl.
PREPARAZIONE:
Sciogliere il lievito in una ciotola con due cucchiai d'acqua , due di farina e impastare, fare riposare per circa trenta minuti.
Dispporre la farina sulla spianatoia fare la classica fontana, mettere al centro il lievito e incominciare a versare l'acqua un poco la volta e ad impastare, una volta che il lievito he stato completamente amalgamato con la farina mettere il sale e continuare ad impastare aggiungendo l'acqua necessaria, lavorare l'impasto per circa trenta minuti, deve risultare bello elastico e setato, fare una palla, spolverare di farina e fare lievitare coperto e fuori da correnti d'aria per tre ore, trascorso le tre ore, rimpastarlo velocemente per rompere la lievitazione e fare riposare per dieci minuti, questo serve per fare in modo che si possa lavorare poi più agevolmente, prendere la massa darle la forma desiderata e metterla sulla leccarda spolverata di farina, lasciare così per mezz'ora, spolverare la superfice di farina, fare delle incisioni a piacere e passarlo in forno preriscaldato a 220 gradi per circa 40 minuti, toglierlo dal forno e farlo
raffreddare coperto con un canovaccio o altro.
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